Scheda della cooperativa

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Casa degli Alfieri Società Cooperativa

ALTRE DENOMINAZIONI

Collettivo Gramsci (1971-1977); Teatro del Magopovero (1978-1990); Società Teatrale Alfieri (1991-1997)

SEDE DELLA COOPERATIVA

TIPOLOGIA

cooperativa

PERIODO

dal 1988

PROFILO STORICO

La cooperativa viene fondata nel 1998 da Maurizio Agostinetto, organizzatore e scenografo, Antonio Catalano, artista, Luciano Nattino, regista e autore, e Lorenza Zambon, attrice e autrice, poi affiancati da Franca Veltro, Claudia Ponzone, Patrizia Camatel, Massimo Barbero. Il primo gruppo nasce ad Asti nella primavera del 1971 con il nome di Collettivo Gramsci e in seguito rinominato Teatro del Magopovero. Gli anni Settanta sono segnati dal percorso collettivo, dall’animazione territoriale, dagli interventi nelle strade, nei cortili e nelle fabbriche.
Gli Alfieri hanno poi dato vita a una personale ricerca di scrittura scenica fondata principalmente su una drammaturgia interna con aperture ad autori contemporanei.
Gli Alfieri costituiscono una sorta di factory con più indirizzi artistici e una multiforme attività in cui ognuno si impegna, con approcci distinti ma spesso confluenti, a portare il teatro e l’arte su quel limite, su quella soglia in cui esce dal teatro ed entra dentro la vita, dentro i conflitti, le meraviglie e le speranze del presente.
Fondamentale in questa visione è il rapporto con la natura. La casa degli alfieri è una casa del teatro sulla cima di una collina del Monferrato, costruita rigenerando il rudere di una grande cascina.
Nella casa ci sono gli appartamenti, gli uffici, una sala per riunioni e mostre, spazi comuni, una grande sala per teatro-danza-musica, una foresteria per gli artisti ospiti e gli amici, il nostro ricco e organizzato archivio creato da Luciano Nattino e anche il laboratorio di ceramica, lo spazio per i corsi di yoga e la prestigiosa biblioteca ornitologica.
Gli Alfieri si assumono il compito di testimoniare e diffondere frammenti di utopia concreta in atto, di innescare pensieri nuovi nella diffusa percezione di vivere in una civiltà che è al suo tramonto ma che forse è anche in marcia per divenire radicalmente altro da sé.
Il teatro diventa veicolo di riflessione ed elaborazione culturale espandendosi in filiere ampie, quali quella educativa, dell’attività culturale e politica espressa dalla rete ambientale ed ecologista, del turismo responsabile, dell’insieme dei Parchi e delle Aree Protette.

Spettacoli
Arrivano spettacoli come Pietre e Zarathustra con Antonio Catalano, mentre il 1980 vede la nascita di Moby Dick, uno dei lavori più importanti nella storia della compagnia, con musiche originali di Paolo Conte.
L’anno seguente è la volta di On the road da Kerouac, poi Galileo (82) e Scaramouche (83), che segnano l’ingresso di Lorenza Zambon in compagnia e l’inizio della collaborazione con lo scenografo Eugenio Guglielminetti. La letteratura filtra la realtà di quegli anni.
Del 1983 è anche un altro lavoro storico per la compagnia: Conferenza buffa incontro sul comico, o comico incontro di Antonio Catalano, che è ancora oggi in repertorio.
Vengono poi La barca di Gérard Hélas (‘86) con Lorenza Zambon e Alessandro Haber, Il valzer del caso di Victor Haim (‘87), Van Gogh (‘88) spettacolo fortunatissimo che vanta diversi anni di tournée e segna un punto di svolta nella poetica della compagnia; in scena Catalano, Zambon, Giuliano Amatucci e Giancarlo Previati.
Si prosegue con Il vecchio e il mare dall’omonimo romanzo di Hemingway (90), del 1992 sono Alberi di Catalano e Giorni felici di Beckett.
Il 1994 è l’anno di La fortezza vuota, di Nattino con regia di L. Zambon, e soprattutto di un altro notissimo e molto amato caposaldo del lavoro degli Alfieri: Maudie e Jane drammaturgia di Luciano Nattino dal romanzo Il diario di Jane Sommers di Doris Lessing. In scena, con Lorenza Zambon, Judith Malina, la storica fondatrice del Living Theatre, uno dei punti di riferimento ideale degli Alfieri. Interpretando questo ruolo Judith Malina vince il Premio Ubu come migliore attrice, mentre lo spettacolo viene insignito del Premio Giuseppe Fava per il miglior spettacolo di impegno civile per il 1995.
Proprio Maudie and Jane segna l’inizio di un percorso diverso, coincidente con l’ingresso nella nuova Casa che rivoluziona il modo di lavorare degli Alfieri e vede l’apertura a nuovi artisti, a nuovi ospiti: Marco Baliani e Maria Maglietta, Roberto Corona, Gigi Gherzi.
Arrivano, tra gli altri, Perfettissime sorelle (96) e Chisciotte (97), una rielaborazione in chiave utopica del capolavoro di Cervantes. Chisciotte nasce a New York, drammaturgia di Luciano Nattino e regia di Judith Malina, in scena gli attori del Living Theatre accanto ad Antonio Catalano, Lorenza Zambon e Giuliano Amatucci.
L’arrivo del nuovo millennio ed il genio del luogo che abita la collina della Casa degli Alfieri segnano una nuova svolta, ispirando e pervadendo le nuove pratiche di teatro-fuori-dai-teatri che fioriscono nella compagnia e che dalla Casa degli Alfieri si diramano in giro per il mondo:
Gli Universi Sensibili di Antonio Catalano
Teatro e natura di Lorenza Zambon
Archivio della Teatralità Popolare di Luciano Nattino

IDENTITÀ

La compagnia da cui nasce La casa degli Alfieri ha iniziato la sua attività con spettacoli di teatro politico e di impegno civile, dedicandosi fin dall’inizio alla animazione territoriale e proseguendo negli anni un percorso di ricerca sulla drammaturgia e la scrittura scenica. Con la nascita della cooperativa e della casa in cui la compagnia abita stabilmente, sono stati sviluppati diversi filoni di attività, ispirate dalla natura e dal paesaggio: percorsi di ricerca antropologica e di studio del teatro popolare si accompagnano alla necessità di custodire l’archivio della propria storia; prosegue l’attività di ricerca sulle arti visive e sulle contaminazioni interdisciplinari, il rapporto con la comunità animato dal desiderio di portare il teatro fuori dal teatro nell’incontro con un non pubblico.

COMPLESSI ARCHIVISTICI PRODOTTI

L’ARchivio TEatralità POpolare (AR.TE.PO.), https://www.archivioteatralita.it/, nasce nel 2002 per volontà di Luciano Nattino. Il materiale è conservato nell’archivio cartaceo ed elettronico di Luciano Nattino e Casa degli alfieri, che consta di circa mezzo secolo di paziente e minuziosa raccolta di materiali, scritture, riflessioni teoriche e ricerche proprie e di altri autori. I materiali sono stati catalogati, ma non digitalizzati, il catalogo è consultabile su https://www.memora.piemonte.it/

VALORI COOPERATIVI

Struttura mutualistica; le decisioni sono prese in modo condiviso/partecipativo/ democratico; la cooperativa applica delle politiche di riequilibrio di genere; le attività della cooperativa contribuiscono alla rigenerazione del territorio; la cooperativa lavora in rete con altre realtà

1983, foto di scena1992, foto di scena

OGGETTI MULTIMEDIALI

Atto costitutivo e statuto (file .pdf)
1983, foto di scena - Scaramouche - Teatro del Magopovero (file .jpg)
1992, foto di scena - Alberi - Teatro del Magopovero (file .jpg)
PAROLE CHIAVE
PERSONE