Scheda della cooperativa

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Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo Società Cooperativa a r.l.

ALTRE DENOMINAZIONI

Il Teatro (1978-2017)

SEDE DELLA COOPERATIVA

SEDE DEL TEATRO

TIPOLOGIA

cooperativa

PERIODO

dal 2017

PROFILO STORICO

Il Teatro Coop. Stabile d’Innovazione Galleria Toledo nasce nel 1978 con la denominazione Il Teatro, per iniziativa di Laura Angiulli, regista e Rosario Squillace, danzatore e scenografo. Nel 1986 acquista lo spazio che ospitava l’ex cinema Cristallo nei Quartieri Spagnoli di Napoli, che nel 1991, dopo la ristrutturazione, viene inaugurato con il nome Galleria Toledo. Nel 2017 la cooperativa cambia denominazione sociale, i soci sono Laura Angiulli, Maria Rita D’Elia, Alessandra D’Elia, Lavinia D’Elia, Rosario Squillace, Cesare Accetta, Giuseppa Buscaino, Giuseppe Franchini, Antonio Pennarella, Paola Murolo, Luigi Agliarulo, Nicola Castaldo, Lorenza Pensato. La direttrice artistica è di Laura Angiulli, mentre Rosario Squillace è direttore organizzativo del teatro. La sala inaugurò il 4 aprile del 1991 con il film di Tomaso Sherman Le cinque rose di Jennifer, ispirato all’ omonimo testo teatrale di Annibale Ruccello.
Centro di produzione e osservatorio teatrale, luogo d’accoglienza per teatro musica e cinema di qualità, sempre sollecito a sostenere eventi collegati alle emergenze sociali. Il teatro Galleria Toledo prosegue senza divergenze di orientamenti e con costante curiosità d’approcci la sua ricerca drammaturgica, ponendosi tra le avanguardie italiane e extra-nazionali del secondo millennio. Sulle tavole del palcoscenico di Galleria Toledo tanti gli autori e gli interpreti della cultura contemporanea, tra i quali ci piace ricordare con particolare affetto gli amici indimenticati: Antonio Neiwiller, Leo de Berardinis, Arturo Morfino, Judith Malina, il musicista Gino Evangelista, l’artista visuale Oreste Zevola, il fisico Renato Musto, e non ultimo Amato Lamberti, straordinario sostenitore dei diritti della cultura nell’agire responsabile delle istituzioni napoletane.
La sua frequentazione, da parte del pubblico napoletano, ha sempre assunto i caratteri dell’ atto di fede. Da queste parole tratte da un articolo di Antonio Tricomi apparso su Repubblica qualche anno dopo la fondazione (2004), si ha un’immagine pregnante di Galleria Toledo. In quella ubicazione c’era il senso di una volontà di radicamento nella cultura napoletana e anche di distacco, quel distacco che permetteva di fuggire solo per guardare le cose da una postazione più alta: una postazione che permettesse di coniugare forme di spettacolo diverse – teatro, cinema, musica – linguaggi diversi nell’approccio a compagnie, attori, sperimentatori e studiosi di diversa provenienza, per saggiare la vitalità del mondo dell’arte napoletano. È stato infatti spesso un atto di fede quello che ha legato gli spettatori agli operatori di questo teatro che ha sempre interpretato la sperimentazione come ricerca di contenuti e di personaggi che si affacciavano alla ribalta o entravano per la prima volta sulla scena napoletana.
Il pubblico di Galleria Toledo è curioso, attento, pronto al rischio e assetato di novità: giovani, studenti, professori universitari, professionisti. E naturalmente anche gli artisti, teatranti d’ avanguardia e non solo, vollero essere parte della sfida. Accanto agli artisti della cooperativa, sul palco della Galleria Toledo sono passati Enzo Moscato (che, nato in zona, da bambino frequentava il cinema Cristallo), Toni Servillo, Gino Curcione, Mario Martone, Antonio Capuano, Licia Maglietta, Renato Carpentieri, Andrea Renzi, Sabina Guzzanti, Anna Bonaiuto, Remondi & Caporossi, Santagata & Morganti, Ascanio Celestini, Marco Baliani, Danio Manfredini, Teresa Saponangelo, Carla Tatò, Dacia Maraini, Pier Paolo Sepe, Arturo Cirillo, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Sandro Lombardi, ma anche Sergio Bruni, Peppe Barra, Pietra Montecorvino, Marcello Colasurdo, il rocker statunitense Jonathan Richman, gli Avion Travel. E i rappresentanti del cinema “estremo”, che vi hanno presentato i loro film e vi hanno tenuto incontri e seminari: il francese Jean Marie Straub, l’italiano Silvano Agosti, il cileno Alejandro Jodorowski, l’argentino Fernando Solanas.

IDENTITÀ

L’identità della Galleria Toledo, nel corso del tempo, è legata all'idea della multimedialità: la relazione tra teatro, cinema, musica e arti visive sono costantemente intrecciate nei progetti portati avanti dalla cooperativa, che ha assorbito artisti e maestranze formatesi nell’humus dell’avanguardia e del Nuovo Teatro napoletano con lo scopo di continuare a coltivare l’innovazione artistica e funzionare come un osservatorio sui nuovi fenomeni culturali. La scelta di radicarsi nei Quartieri Spagnoli, ben prima che iniziasse il cosiddetto Rinascimento napoletano negli anni Novanta, ha una precisa valenza politica. Galleria Toledo lavora sulla formazione del pubblico, intervenendo soprattutto sulle nuove generazioni e sui giovani. A Galleria Toledo è legata anche una genealogia femminile: Da Laura Angiulli alle figlie Maria Rita, Alessandra e Lavinia D’Elia alla nipote Giulia Renzi.

COMPLESSI ARCHIVISTICI PRODOTTI

Statuto, Atto costitutivo, Verbali di assemblee, Copioni, Programmi di sala, locandine e manifesti, Rassegna stampa, Materiale fotografico, Materiale audiovisivo, Materiale sonoro, Costumi, Riconoscimenti e premi

VALORI COOPERATIVI

L’innovazione culturale (forma di spettacolo e linguaggi innovativi). La cooperativa applica delle politiche di riequilibrio di genere e politiche di inclusione sociale, Le attività della cooperativa contribuiscono alla rigenerazione del territorio. Importanza della struttura mutualistica.

PAROLE CHIAVE
PERSONE