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TIPOLOGIA
cooperativa |
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PERIODO
dal 1971
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PROFILO STORICO Nasce con il nome di La Compagnia del Collettivo, che si forma negli anni Sessanta all’interno del CUT - Centro Universitario Teatrale - di Parma, in anni in cui questo ospita registi internazionali come Jerzy Grotowski, Tadeusz Kantor, Peter Stein e, sopratutto, Bogdan Jerković, regista croato che ha un ruolo importante nella creazione della compagnia.
L'attività del CUT parmense ha inizio nel 1954 in risposta all'esigenza dell'ateneo parmense di avere una compagnia teatrale propria che lo rappresenti nelle diverse rassegne nazionali ed europee. Dopo anni di intensissimo lavoro, fra il 1969 e il 1970 il CUT giunge ad un momento di svolta: alcuni attori decidono di abbandonare e scelgono altri mestieri e altre attività, altri invece, la maggior parte, optano per il professionismo dando vita alla Cooperativa "La Compagnia del Collettivo" (30 ottobre 1971; d'ora in poi Il Collettivo), i cui membri sono: Giancarlo Andreoli, Flavio Ambrosini, Paolo Bocelli, Gabriella Chiavarini, Fiorella Degli Incerti, Roberto Frati, Giorgio Gennari, Walter Le Moli e Tiziana Rocchetta. Nella Cooperativa cadono le differenze salariali tra attori, tecnici ed imprenditori, la gestione è assembleare e tutti hanno il diritto di decidere in merito all'attività del gruppo. Essa ha la propria sede a Parma in Borgo Santo Spirito n. 4 e nel proprio statuto (1971) stabilisce quale scopo della società "consentire ai soci lo svolgimento di attività teatrali sia mediante l'allestimento e la rappresentazione di spettacoli e realizzazioni teatrali in genere, che mediante lo svolgimento di altre attività collaterali sul piano culturale, organizzativo, di studio, di ricerca e simili." (Art. 3).
Organo di gestione della cooperativa è il Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri eletti dall'Assemblea dei soci, la loro carica dura un anno e sono sempre rieleggibili (Art. 21). Il primo a rivestire la carica di Presidente è Giancarlo Andreoli, mentre assume quella di Vice Presidente Flavio Ambrosini.
La metà degli anni Settanta vede l'affermazione di una nuova tendenza che riguarda l'intero scenario teatrale italiano e, di conseguenza, anche la Compagnia del Collettivo parmense, ovvero la ricerca, da parte di gruppi, di un più stabile rapporto con le istituzioni locali e con i centri cittadini. Il decentramento non regge più politicamente e gli spazi e le piazze disponibili si riducono progressivamente per cui l'unica soluzione attuabile è quella di radicarsi in città alla ricerca di maggiori garanzie economiche. Le entrate durante il periodo del decentramento sono state all'insegna della massima precarietà per scelta politica: i prezzi dei biglietti degli spettacoli è sempre ridotto al minimo indispensabile e talvolta la Compagnia si esibisce gratuitamente per cui sovente i costi delle trasferte rimangono scoperti.
Il 16 novembre 1976 viene inaugurato il nuovo stabile ex-Enal di viale Basetti ristrutturato e convertito a Teatro Comunale. La cura e gestione della rassegna inaugurale viene affidata ad un comitato composto da diverse associazioni cittadine che gestisce lo spazio nel suo primo anno di vita. In passato le sale dell'edificio sono già state utilizzate dalla Compagnia del Collettivo e, ancora prima, hanno ospitato alcuni spettacoli del Festival teatrale universitario, ma tutto sempre in forma episodica senza alcun progetto di continuità. Per la stagione teatrale 1975-1976 il Comune affida lo spazio ad un nuovo comitato del quale fanno parte Arci e la Compagnia del Collettivo, i circoli Acli, Enars, Endas, il Collettivo Cinema Libero, il Circolo Siqueiros e la Scuola di jazz: i nuovi gestori organizzano una ricca attività culturale consistente in 80 tra proiezioni cinematografiche, concerti e rappresentazioni teatrali. Questo nuovo progetto prende il nome di "Teatro Due", dove 'due' indica la presenza di un ulteriore teatro in città oltre al Regio verso il quale far convergere tutte le iniziative che non possono trovare giusta e consona ospitalità nel 'vecchio' teatro, e ha come obiettivo quello di offrire a Parma quel centro culturale polivalente che in città manca. Il teatro ex-Enal deve diventare occasione di crescita dei collegamenti già esistenti tra la scuola da una parte e l'associazionismo democratico e i sindacati dall'altro.
I soci fondatori di questa nuova esperienza sono: Roberto Abbati, Gianpaolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Luigi Dall'Aglio, Giorgio Gennari, Walter Le Moli, Tiziana Rocchetta e Marcello Vazzoler.
La convenzione - della durata di 9 anni - con il Comune di Parma grazie alla quale sono gli artisti a gestire e ad amministrare il Teatro Due che rimane di proprietà pubblica (approvata dal Consiglio Comunale con Delibera n.° 740 del 22 aprile 1980). Nella fattispecie l'accordo stipulato tra Aldo Cremonini, sindaco pro-tempore di Parma, e Giorgio Gennari, presidente della società cooperativa "La Compagnia del Collettivo" prevede la concessione a titolo gratuito, da parte del Comune, dell'uso dei locali costituenti la sede del Teatro Due; il Comune si riserva l'utilizzo della Sala Teatrale, per un massimo di cento giorni all'anno, per lo svolgimento di attività culturali inerenti il teatro proposte da associazioni, circoli culturali democratici, istituti scolastici, gruppi spontanei etc. La società cooperativa si impegna ad predisporre un programma delle attività, da elaborare entro il 30 ottobre di ogni anno, di concerto con l'Assessorato alle attività culturali del Comune di Parma, da sottoporre al Consiglio comunale per approvazione. Inoltre, in base alla convenzione stipulata, la società cooperativa si impegna ad utilizzare per l'organizzazione delle iniziative programmate tutti i fondi provenienti dai contributi finanziari erogati per l'attività del Teatro Due dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Parma, dal Comune di Parma, nonché da qualunque altro Ente o organizzazione pubblica o privata. La cooperativa si assume l'ulteriore onere di integrare i suddetti contributi con i fondi percepiti dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo a titolo di contributo per le cooperative teatrali che gestiscono teatri.
Nel 1983 al Teatro Stabile di Parma viene riconosciuto, dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, il titolo di "Teatro con finalità pubblica e responsabilità privata" (in base ad una legge studiata e proposta dallo stesso Teatro Due).
Il Comune di Parma, nel 1985, delibera di investire 5 miliardi di lire per la ristrutturazione di Teatro Due approvando il progetto che vede la realizzazione di una struttura mobile con quattro sale di spettacolo in cui è possibile operare contemporaneamente.
Il Comune di Parma affida alla Cooperativa la "Compagnia del Collettivo" la gestione del Cartellone di prosa nel 1986.
Oltre alla stagione di prosa, al Teatro Due ha sede anche "Teatro Festival Parma - Meeting Europeo dell'Attore", nato nel 1983 sulle spoglie del tradizionale e storico "Festival Universitario di Parma".
Tra le iniziative organizzate da Teatro Due vi sono "Fareteatro", scuola per spettatori organizzato in forma seminariale di alfabetizzazione teatrale per il pubblico, e gli incontri "Il Caffè delle 5", momento in cui in teatro il pubblico incontra artisti e operatori del settore.
Dal 1981 al 1993 ha accolto il festival di musica antica e contemporanea "Due Dimensioni".
Ospita in residenza, dal 1998, la Compagnia di Danza Artemis, e la formazione strumentale di musica contemporanea Nextime Ensemble.
L'Assemblea dei soci della Cooperativa Teatro Stabile di Parma, riunita il 16 ottobre 2000, delibera di cedere il ramo d'azienda che si occupa dello svolgimento delle attività teatrali italiane e internazionali nonché di altre attività collaterali sul piano culturale, educativo, organizzativo, editoriale e cinematografico, di studio e di ricerca alla Fondazione Teatro Due costituita a Parma il 31 luglio 2000.
La lunga e complessa storia che va dalla nascita de La compagnia del Collettivo alla Cooperativa Teatro Stabile di Parma e alla Fondazione Teatro Due è un unicum nel teatro italiano.
Il Teatro Stabile ha dato vita ad un progetto per una struttura che in Italia si ponga come momento di incontro produttivo tra differenti sistemi artistici, metodologici, di mercato e di pubblico. Dal 2001 la Fondazione Teatro Due (costituita da Teatro Stabile di Parma, Comune di Parma e Fondazione Monte di Parma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia sviluppa, un’articolata attività produttiva realizzata dall’Ensemble Stabile di attori. Teatro Due si occupa di produzione, organizzazione di eventi e progetti internazionali, alta formazione. L’attuale direttrice artistica del Teatro Due è Paola Donati. L'ensemble attori è composto da Roberto Abbati, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli.
IDENTITÀ Il percorso identitario del Teatro Stabile di Parma è legato alla lunga storia de La Compagnia del Collettivo, fina dagli anni Sessanta del secolo scorso, quando la compagnai si forma all'interno del CUT - Centro Universitario Teatrale. Dopo la formazione con registi internazionali che vengono dall'ambito del teatro di ricerca europeo, La Compagnia del Collettivo lavora per diversi anni nell'ambito del teatro politico e teatro sociale in una dimensione di decentramento. Gli spettacoli de Il Collettivo sono segnati dall'impronta data dai registi Bogdan Jerković e Gigi Dall'Aglio. Attualmente la cooperativa insieme alla Fondazione Teatro Due, oltre a gestire il Teatro Due, gestisce l'Ensmble Stabile di Attori, si occupa di produzione di spettacoli, progetti internazionali, alta formazione. COMPLESSI ARCHIVISTICI PRODOTTI https://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/cms.find?flagfind=customXdamsTree&munustr=01_1&numDoc=69&docCount=&docStart=1&docToggle=1&id=IT-ER-IBC-AS00347-0000001 VALORI COOPERATIVI Le decisioni sono prese in modo condiviso/partecipativo/ democratico |
Cooperativa 59 di 62
