Scheda della cooperativa

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Teatro Nucleo Società Cooperativa a r.l.

ALTRE DENOMINAZIONI

Comuna Nucleo (1974-1981)

SEDE DELLA COOPERATIVA

SEDE DEL TEATRO

TIPOLOGIA

cooperativa

PERIODO

dal 1981

PROFILO STORICO

All’inizio degli anni Settanta Cora Herrendorf e Horacio Czertok diventano co-fondatori del gruppo Comuna Baires in Argentina. Nel febbraio del 1974, in seguito al sequestro di Czertok da parte di un commando armato delle Tre A, Comuna Baires decide di fuggire in Italia, mentre Czertok e Herrendorf restano in Argentina, fondando la Comuna Nucleo e la rivista Cultura.
Il gruppo teatrale sviluppa fin da subito progetti interdisciplinari con impatto sociologico e culturale. Si impegna con le istituzioni con una ricerca teatro-terapeutica, attraverso l’organizzazione di attività e seminari con operatori socio-sanitari, per realizzare programmi riguardo le malattie di origine socioculturale e le tossicodipendenze. A ciò si affianca un lavoro di divulgazione teatrale, con la realizzazione e distribuzione della rivista Cultura, da cui derivano le principali risorse economiche del gruppo.
Il Nucleo si trova in tournée in Italia quando, nel marzo del 1976, in Argentina irrompe la dittatura militare. Costretti a vivere una situazione di esiliati, senza la possibilità di svolgere la loro attività teatrale nel paese d’origine, gli attori decidono di lavorare in Italia. Nel 1977 Czertok e Herrendorf realizzano un progetto di animazione presso l’ospedale psichiatrico Rizzeddu di Sassari, con l’idea di proporre alla cittadinanza, attraverso la convenzione della festa, una nuova e naturale diversa considerazione dell’ospedale psichiatrico, “Perché domenica non vieni a giocare fra i matti?”. Dopo il progetto a Sassari, ricevono da Antonio Slavich, direttore dell’ospedale psichiatrico di Ferrara, la proposta di impiantare un laboratorio teatrale nel suo ospedale. Da quel momento la compagnia diventa portavoce della battaglia per l’apertura dei manicomi. Da questa esperienza nasce nel 1979 il loro primo spettacolo di strada: Luci. Il gruppo si ingrandisce, con alcuni attori ferraresi, e si stabilisce a Ferrara nel 1978, in un ex-reparto dell’Ospedale Psichiatrico concesso dalla direzione e gestito in convenzione col Comune. Il gruppo si occupa, oltre che degli spettacoli, di numerose attività collaterali: progetti pedagogici, attività in ospedali psichiatrici, attività in quartieri emarginati, e iniziative rivolte ai bambini, ai giovani, alle scuole e alla formazione professionale di altri gruppi teatrali della regione. Queste attività e le tematiche in esse affrontate saranno la guida di tutta l’attività di Teatro Nucleo.
La sede del Teatro Nucleo si afferma come luogo privilegiato dell’incontro teatrale con la promozione nel 1980 del Progetto Odin Teatret.
Eugenio Barba ed il suo gruppo tornano in Italia dopo anni di assenza, presentando diverse prime. Nel 1981 si costituisce la cooperativa.
Cora Herrendorf organizza Donne del teatro di gruppo, che, attraverso seminari teatrali, spettacoli-incontro e laboratori, si rivela un luogo di riflessione, anche carica di autoironia, sul rapporto della donna con il lavoro creativo. È dello stesso anno la messa in scena di Clowns, diretto da Cora Herrendorf e Horacio Czertok. Il 1989 è un anno importante: il gruppo partecipa alla realizzazione del progetto internazionale Mir Caravane, in occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese. Una carovana di teatro formata da duecento teatranti riuniti in nove distinte compagnie teatrali che avviano un viaggio lungo sei mesi con partenza da Mosca raggiungendo Leningrado, Varsavia, Praga, Berlino, Copenhagen, Basilea, Losanna, Blois e Parigi. Dall’esperienza nasce uno spettacolo collettivo, Odissea ’89. Il progetto nasce da un’esigenza comune: trovare un luogo dove i gruppi potessero convivere a lungo, fuori dalle leggi del mercato, confrontarsi direttamente con gli spettatori senza la mediazione di organizzatori o critici. Nonostante le difficoltà che il progetto deve affrontare, soprattutto per i finanziamenti spesso negati, il risultato è un successo e l’utopia si realizza.
Tornati a Ferrara, gli attori del Nucleo traslocano dalla sede di via Quartieri all’ex-Cinema Po di Pontelagoscuro, del quale attendono a lungo l’avvio ai lavori di ristrutturazione dei locali per trasformarlo in un luogo d’incontro artistico e culturale, crocevia di esperienze. Il Teatro Nucleo porta avanti negli anni progetti di pedagogia e di teatro comunitario, mantenendo il suo impegno nelle carceri e nelle strutture di degenza psichiatrica.
Nel 2005 l’ex-cinema Po è inaugurato ufficialmente con il nome di Teatro Julio Cortàzar, alla presenza dell’ambasciatore argentino, il vicegovernatore della Ciudad de Buenos Aires, il Sindaco di Ferrara e l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. È la nuova sede del Teatro Nucleo. Le pareti a sud e a nord sono state illustrate da muralesBold realizzati da pittori del quartiere della Boca, di Buenos Aires.

IDENTITÀ

Il Teatro Nucleo ha mantenuto un’identità coerente nel tempo, occupandosi fin dall’inizio di teatro politico, partecipando in Argentina a movimenti di protesta soffocati nel 1976 con l’avvento della dittatura e sviluppando una pedagogia del conflitto che ha l’obiettivo di far emergere attraverso l’azione teatrale le dinamiche di oppressione ed emancipare l’ individuo e la comunità. Una visione utopistica ma radicata nel reale che ispira le azioni del Teatro Nucleo anche dopo il trasferimento in Italia, attraverso la collaborazione con Antonio Slavich nel manicomio di Ferrara e i numerosi progetti di teatro comunitario. Il Nucleo ha creato importanti spettacoli di teatro di strada e ha affiancato alla produzione teatrale l’azione pedagogica sia con i giovani che con le comunità più isolate del territorio promuovendo una costante azione di attivazione del non pubblico. Il Teatro Nucleo ha una struttura familiare, che ha espresso una seconda generazione. La regista del gruppo Cora Herrendorf, scomparsa nel 2023, ha dato un’impronta identitaria inconfondibile al gruppo. Il femminismo, il rapporto tra corpo, memoria e azione militante sono tematiche che si intrecciano costantemente con le diverse direttrici del lavoro.

COMPLESSI ARCHIVISTICI PRODOTTI

Corrispondenza, Copioni, Programmi di sala, locandine e manifesti, Rassegna stampa, Materiale fotografico, Materiale audiovisivo, Costumi

VALORI COOPERATIVI

Le decisioni sono prese in modo condiviso/partecipativo/ democratico; la cooperativa applica delle politiche di riequilibrio di genere; la cooperativa applica politiche di inclusione sociale; le attività della cooperativa contribuiscono alla rigenerazione del territorio; la cooperativa lavora in rete con altre realtà

PAROLE CHIAVE
PERSONE